6 maggio 1951
io nasco e mi consegnano una valigia vuota.
6 maggio 1961
sono una bambina curiosa, con tanta voglia di imparare, con tanta voglia di vivere, mi ricordo di quella valigia, la apro, dentro c'è...miseria, squallore, freddo, vorrei posarla, è pesante, troppo pesante per una bambina piccola piccola. E poi, non so dove metterla...devo portarla ancora un po'.
6 maggio 1971
Sono una sposina giovane ed è ora di posare il peso di quella valigia, quindi, butto via tutto, la riempio di sogni, di progetti, di amore per quel ragazzo che mi ha sposata.
6 maggio 1981
Sono mamma da ormai otto anni, ho preparato una valigia per mio figlio, dimenticando la mia, ho riposto con cura tutte le mie speranze, tutto il mio amore per lui, tutte le ansie di una giovane mamma, tutti i sorrisi che lui mi ha regalato, le fiabe che gli ho raccontato, però...non so come mai, il peso di quell'antica valigia mi costringe a tornare indietro nel tempo. La nascita di mio figlio mi ha dato delle sensazioni, tenerezza, amore, paura di non essere all'altezza del compito, e quindi, il confronto è inevitabile. Come hanno potuto nel lontano maggio 1951 consegnarmi una valigia così pesante? Ignoranti? Folli? Disperati? Non trovo una risposta, ma quella valigia è tanto ingombrante.
6 maggio 1991
Mio figlio è quasi un uomo, è ora per me, devo ripartire.
Poso la valigia dei sogni, delle delusioni, delle scottature. Ne compro una nuovo fiammante.
Devo prepararla, devo riempirla, devo pur metterci dentro qualcosa...penso un po' e poi decido, meglio lasciarla vuota, la riempirò lungo il cammino, non so che cosa mi aspetta, non so in quali stagioni sarò in un posto o in un altro, quindi...mi procurerò l'occorrente al momento del bisogno, parto leggera, nessuno ha più bisogno di me.
6 maggio 2001
il mio viaggio continua, ora qui, ora là, ora preoccupata, ora serena, ora felice, ora infelice, ho preso tanto dalle persone che ho incontrato sul mio cammino, e spero di avere lasciato qualcosa di mio in ognuna di loro.
6 maggio 2011
non è ancora arrivato...ma la mia valigia, pur essendo molto leggera è colma.
Colma di consapevolezza, colma del benessere della solitudine che vivo da molto tempo. E' strano, quando la apro la vedo stipata di bei ricordi e di tanti progetti, però mi accorgo con stupore che può contenere ancora molto. E, la cosa più strana, è che non è assolutamente pesante, spero di trascinarmela dietro ancora per tantissimi anni.
Dovrò fare i conti, molto presto...con la forbice della memoria, spero che non recida nulla di quanto di bello ho scoperto.
Il viaggio della vita è il più sorprendente di tutti e l'augurio che faccio a me stessa è, di conservare lo stupore di una bambina di fronte alla vita vissuta da una donna, una donna come tante, ma unica nel suo viaggio.